Ciò che un paziente diabetico deve sapere.
Che cos’è il diabete?
Il diabete mellito è una malattia ereditaria causata da una seria alterazione della digestione degli zuccheri.
Si calcola che in Italia vi siano almeno 3.000.000 di diabetici, e che solo il 50% di questi sia a conoscenza della propria condizione.
Il diabete determina una alterazione vascolare diffusa, che va sotto il nome di Microangiopatia.
Quali sono le complicanze generali della microangiopatia?
Sebbene ogni struttura dell’apparato oculare possa essere interessata dalla malattia diabetica ( infezioni ricorrenti delle palpebre e delle congiuntive, cataratta, glaucoma, paralisi dei muscoli oculomotori), l’interessamento della retina è il più frequente e risulta anche il più temibile potendo condurre alla cecità.
Il diabete infatti è una delle principali cause di cecità degli adulti( tra 29 e 64 anni).
La retinopatia diabetica (R. D.) si classifica in: Non proliferante e Proliferante
Nella retinopatia diabetica non proliferante si riconoscono all’esame del fondo oculare 3 tipi di lesioni caratteristiche, che in ordine crescente di gravità sono:
Microaneurismi: consistono in dilatazioni più o meno grandi e numerose della parete dei vasi retinici, in cui il sangue ristagna (Fig. 1).
fig. 1
Emorragie ed essudati: sono fuoriuscite di sangue o della sola componente liquida di questo che diffondono dai vasi nel tessuto retinico circostante.
Retinopatia proliferante: consiste nella proliferazione di piccoli vasi che invadono la retina (Fig.2).
fig. 2
Questi vasi da una parte sono fonte di nuove emorragie, dall’altra possono sporgere nell’umor vitreo (gelatina contenuta all’interno del globo oculare). L’emorragia nel vitreo e la successiva organizzazione in tessuto fibroso possono portare al distacco retinico e alla cecità.
La durata della malattia diabetica è un parametro molto importante nel determinare la comparsa delle lesioni retiniche, dopo 10-15 anni il 50% dei pazienti ne risulta affetto, e dopo 20-25 anni l’incidenza arriva all’80% o più.
Il tipo di diabete appare associato con il tipo di retinopatia.
La R.D. proliferante è più frequente nel diabete giovanile, mentre la R.D. non proliferante (solo microaneurismi, emorragie, edemi ed essudati) è presente in proporzioni pressochè uguali, sia nel tipo giovanile , che nel tipo adulto; essa è correlata soprattutto con la durata del diabete.
Cosa fare?
Il compenso dei valori glicemici riduce sia l’incidenza della R.D., che il suo ritmo evolutivo. Il diabete mellito è trasmesso ereditariamente e quindi geneticamente determinato, pertanto un controllo periodico della prole di un soggetto diabetico è un consiglio da non sottovalutare.
Il Diabetologo e l’Oftalmologo sono delle figure di sicuro riferimento nella vita del paziente diabetico. La valutazione delle lesioni retiniche e della loro evolutività si effettua comunemente con l’esame oftalmoscopico e con la fluorangiografia. Quest’ultima metodica diagnostica permette di osservare nei minimi dettagli la circolazione retinica, consentendo una diagnosi precoce della R.D. e di documentare nel tempo le condizioni retiniche. Importanti sono dunque i controlli annuali del fondo oculare e uno screening fluorangiografico (dopo 5 anni nel diabete giovanile, dopo circa 10 anni nel diabete dell’adulto). L’obiettivo più importante della fluorangiografia è la ricerca delle “ aree di non perfusione retinica o aree ischemiche”, che sono aree prive di circolazione sanguigna e quindi sprovviste di ossigeno. E’ molto importante che queste aree, dopo la loro individuazione, vengano al più presto soppresse da una laserterapia completa. La conseguente ed inevitabile riduzione del campo visivo, di cui il paziente dovrà essere precedentemente informato, verrà compensata nel tempo dalla conservazione di un’ acutezza visiva centrale, altrimenti minacciata dalle complicanze più invalidanti della R.D. proliferante (emorragia endovitreale, distacco retinico, glaucoma).
Informazione, Collaborazione, Compenso glicemico, Adeguato supporto farmacologico, Laserterapia
sono oggi le parole chiave di una strategia moderna e, a nostro parere, efficace nella campagna di prevenzione della cecità da diabete.
A cura della Prof.ssa Sandra Cinzia Carlesimo e del Prof. Corrado Balacco Gabrieli